Tuesday 2 October 2012

INFERNO Trilogia Divina Commedia

Il grande successo della più celebre trilogia torna a calcare il palcoscenico di Roma. Corpi che danzano nei gironi danteschi, sospesi nel vuoto. I dannati si fondono con luce, musica ed effetti speciali, traghettati in un inferno dove l’arte e la poesia regnano incontrastate. La fisica si annulla… e inizia il sogno.

Ritorna per il quarto anno consecutivo la compagnia di danzatori acrobati di Emiliano Pellisari con il grande successo che ha incantato il pubblico dei più importanti teatri italiani, in una versione con due nuovi quadri.
Inferno è un mondo dove il reale e il virtuale si mischiano in un caleidoscopio di immagini sorprendenti tratte dai più famosi canti danteschi. Paradossale come Escher, assurdo come Magritte, crudelmente caravaggesco. Uno spettacolo dove il disegno della luce, la musica e gli effetti speciali si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica. Immagini straordinarie appaiono dal buio in una carrellata senza sosta di effetti come in un quadro di Bösch.
Paolo e Francesca volano nel cielo, schiere di dannati cadono al suolo come foglie, i filosofi arabi galleggiano sospesi nel limbo, Minosse è immobile sospeso al soffitto. In questo mondo, dove il sopra e il sotto, l’alto e il basso sono aboliti, i dannati pendono a testa in giù, giudicati da Minosse e scaraventati a terra da Caronte. Angeli e Diavoli si affrontano nello spazio in duelli virtuali.
Inferno é uno spazio teatrale dove si annulla la fisica della realtà e appare come in un sogno ad occhi aperti.

Website: http://www.teatroolimpico.it/

Sunday 16 September 2012

Taste of Roma

ROMA È STORIA, È ARTE, È CULTURA.
ROMA È ITALIA E , COME SI SA, GLI ITALIANI SONO INSAZIABILI, AMANTI DELLA BUONA TAVOLA, DEL BUON VINO, DELLO STARE BENE.
ALLORA QUALE OCCASIONE MIGLIORE PER RADUNARE GLI AMICI DI SEMPRE E GODERSI UNA GIORNATA ALL’ARIA APERTA, DEGUSTANDO PIATTI D’ALTA CUCINA E VINI DI PREGIO?
PORTA I TUOI CINQUE SENSI,
TASTE OF ROMA LI RISVEGLIERÀ E TI FARÀ VIVERE UN’ESPERIENZA GOURMET UNICA!

Quest’anno arriva nella capitale una nuova festa: Taste of Roma 2012!
Il più grande restaurant festival mai visto a Roma che vedrà protagonisti l’alta cucina e l’eno-gastronomia d’eccellenza.

Taste of Roma è solo uno dei grandi Taste Festivals che ogni anno portano gusto e divertimento in capitali mondiali come Londra, Dublino, Sydney, Amsterdam, Cape Town, Dubai e Milano, dove si è tenuta, a maggio 2012, la terza edizione con un’enorme affluenza di pubblico.

“Taste” in inglese significa assaggio. Ovvero esattamente quello che vogliamo dare al nostro pubblico! Taste of Roma è un tuffo nel mondo dell’eno-gastronomia, un prelibato assaggio dei ristoranti e degli chef più quotati di Roma, incorniciato da un curato mix di aziende, locali e negozi che meritano l’attenzione del grande pubblico.

Dal 20 al 23 Settembre 2012, nel contesto esclusivo dei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica, 12 fra i migliori ristoranti e chef della Capitale saranno per la prima volta insieme per proporti un’esperienza gourmet assolutamente unica, una festa del gusto, di piaceri e di relax all’aria aperta.

Non solo assaggi, però! Acquistando il biglietto d’ingresso (diurno o serale, sono disponibili diverse tipologie di ticket per le tue esigenze) potrai assistere agli show-cooking di grandi Chef provenienti da tutta Italia, migliorare le tue doti culinarie con veri e propri corsi pratici nella scuola di cucina, o ancora, scoprire i segreti gourmet entrando nella cucina professionale di ‘In cucina con…’dove interagire con i protagonisti del food- system; infine ti rilasserai nelle aree verdi elegantemente arredate con forniture di design, dove degustare un calice di ottimo vino con gli amici!

Intenditore o semplice curioso? Non importa…Taste of Roma è l’occasione per scoprire e vivere l’alta cucina, assaggiare piatti di lusso, incontrare gli chef più quotati di Roma ed entrare nel mondo dell’eno-gastronomia anche grazie alla presenza di negozi e aziende produttrici dell’eccellenza, food-blogger e personaggi dello ‘Star Food System’, in una cornice di assoluta modernità a cielo aperto….

Vieni a Taste e crea il tuo menù d’eccellenza! Avrai l’imbarazzo della scelta!

Web: http://s3.tasteofroma.it/

Wednesday 5 September 2012

Racconto Tanguero

Come un film aperto da un flashback, l’istante iniziale di un ricordo, Racconto tanguero guarda dal presente, in retrospettiva, alla passata storia del tango. Guidati dal Cuarteto La Bordona – composto da discepoli del leggendario Emilio Balcarce – si esplorano tutti gli angoli dell’universo tanguero grazie a un repertorio che combina classici e nuove composizioni. La voce di Juan Villarreal – la maggiore rivelazione del tango cantato da parecchio tempo a questa parte – ci rivelerà i gioielli segreti della poetica del tango. Per la prima volta sulla scena tre coppie di ballerini punti di riferimento ineludibili del tango attuale: David Alejandro Palo e l’ammirevole Milena Plebs, senza dubbio la ballerina chiave della sua generazione, gli Hermanos Macana con la loro proposta unica e vertiginosa, Horacio Godoy e Magdalena Gutiérrez Calviño che incarnano il meglio della tradizione ed eleganza del ballo da sala. Racconto tanguero dà l’opportunità di scoprire e riscoprire la ricca eredità di oltre cento anni di tango.


Info & Biglietti: http://www.auditorium.com/eventi/5359877

Tuesday 28 August 2012

Il 5 e 6 Settembre Ai giardini pensili dell'Auditorium parco della Musica

Nel nuovissimo Spazio Aperto, l’arena per i concerti per circa 3000 persone nei giardini pensili dell’Auditorium, cinque serate tutte da ballare, immersi in un flusso ininterrotto di suoni che lega idealmente il Mediterraneo al Mar dei Caraibi: la decima stagione della Fondazione Musica per Roma si apre all’insegna del reggae e dei ritmi trascinanti della terra di Puglia, dall’electro pop e dal rock di band emergenti tra le più interessanti della regione, ai suoni riletti e contaminati della tradizione. Per il secondo anno la Fondazione Musica per Roma rinnova la collaborazione con Puglia Sounds presentando la seconda edizione de “La Puglia Suona Bene”. Terra di contaminazioni e punto di incontro delle più diverse influenze culturali, la Puglia ospita e promuove da anni molte tra le più ricche e innovative realtà musicali. Il meglio della nuova scena pugliese, in un’esplosione di suoni, luci e colori.


 
   
   
   
 
L'Auditorium Parco della Musica rimarrà chiuso dal 3 al 31 agosto

 
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Nel nuovissimo Spazio Aperto, l’arena per i concerti per circa 3000 persone nei giardini pensili dell’Auditorium, cinque serate tutte da ballare, immersi in un flusso ininterrotto di suoni che lega idealmente il Mediterraneo al Mar dei Caraibi: la decima stagione della Fondazione Musica per Roma si apre all’insegna del reggae e dei ritmi trascinanti della terra di Puglia, dall’electro pop e dal rock di band emergenti tra le più interessanti della regione, ai suoni riletti e contaminati della tradizione. Per il secondo anno la Fondazione Musica per Roma rinnova la collaborazione con Puglia Sounds presentando la seconda edizione de “La Puglia Suona Bene”. Terra di contaminazioni e punto di incontro delle più diverse influenze culturali, la Puglia ospita e promuove da anni molte tra le più ricche e innovative realtà musicali. Il meglio della nuova scena pugliese, in un’esplosione di suoni, luci e colori.


 
   
   
   
 
L'Auditorium Parco della Musica rimarrà chiuso dal 3 al 31 agosto

 
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Nel nuovissimo Spazio Aperto, l’arena per i concerti per circa 3000 persone nei giardini pensili dell’Auditorium, cinque serate tutte da ballare, immersi in un flusso ininterrotto di suoni che lega idealmente il Mediterraneo al Mar dei Caraibi: la decima stagione della Fondazione Musica per Roma si apre all’insegna del reggae e dei ritmi trascinanti della terra di Puglia, dall’electro pop e dal rock di band emergenti tra le più interessanti della regione, ai suoni riletti e contaminati della tradizione. Per il secondo anno la Fondazione Musica per Roma rinnova la collaborazione con Puglia Sounds presentando la seconda edizione de “La Puglia Suona Bene”. Terra di contaminazioni e punto di incontro delle più diverse influenze culturali, la Puglia ospita e promuove da anni molte tra le più ricche e innovative realtà musicali. Il meglio della nuova scena pugliese, in un’esplosione di suoni, luci e colori.


 
   
   
   
 
L'Auditorium Parco della Musica rimarrà chiuso dal 3 al 31 agosto

 
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Nel nuovissimo Spazio Aperto, l’arena per i concerti per circa 3000 persone nei giardini pensili dell’Auditorium, cinque serate tutte da ballare, immersi in un flusso ininterrotto di suoni che lega idealmente il Mediterraneo al Mar dei Caraibi: la decima stagione della Fondazione Musica per Roma si apre all’insegna del reggae e dei ritmi trascinanti della terra di Puglia, dall’electro pop e dal rock di band emergenti tra le più interessanti della regione, ai suoni riletti e contaminati della tradizione. Per il secondo anno la Fondazione Musica per Roma rinnova la collaborazione con Puglia Sounds presentando la seconda edizione de “La Puglia Suona Bene”. Terra di contaminazioni e punto di incontro delle più diverse influenze culturali, la Puglia ospita e promuove da anni molte tra le più ricche e innovative realtà musicali. Il meglio della nuova scena pugliese, in un’esplosione di suoni, luci e colori.

Info & biglietti: http://www.auditorium.com/eventi/5369781

Thursday 9 August 2012

Giulio Cesare da Giovedì 9 Agosto a Domenica 26 Agosto Al Globe Theatre

In un buio assoluto, nelle strade di una Roma rischiarata solo da fiaccole e bracieri, appaiono i personaggi del Giulio Cesare, figli della Storia e del loro inevitabile destino, creature del passato, ossessioni che visitano brevemente il nostro tempo. Gli attori interpretano le loro parti identificandosi in prima persona con i personaggi, confrontandosi con loro in modo ravvicinato, intimo, come fossero persone reali, senza “stili” o cliché teatrali precostituiti. Così i personaggi prendono vita lentamente dalla memoria del poeta.
Giorgio Albertazzi, attore – simbolo, riveste il ruolo di Giulio Cesare.
Con l’ausilio di 30 maschere di lattice (realizzate dall’ artista Michele Guaschino) che riproducono perfettamente le fattezze umane, un gruppo di 16 attori di solida esperienza teatrale e un gruppo di 15 figuranti, rivestono i 45 diversi ruoli del “Giulio Cesare”, conducendo uno studio approfondito sull’opera shakespeariana ed avendo la possibilità di lavorare su alcuni personaggi, altrimenti difficilmente interpretabili. In questa occasione è stato richiesto un grande sforzo interpretativo: raggiungere il peso scenico, la pregnanza e l’incisività di attori di età più avanzata per dare credibilità a queste figure e rendere al meglio il “plot” della tragedia. I congiurati sono uomini svuotati, indecifrabili, simili a calchi in cera. Il potere ha tolto loro ogni parvenza di umanità, ha cancellato le loro passioni, le loro emozioni. Sono creature fragilissime, preda di paure e terrori notturni, vittime del destino.
I costumi fanno riferimento alla Roma classica, senza “attualizzazioni” o modernizzazioni che comprometterebbero la comprensione del testo e abbasserebbero il livello interpretativo ad una sin troppo facile contemporaneità. Lo spettatore deve avere la libertà di ascoltare il testo di Shakespeare nella sua integrità pensando ai giorni nostri senza che la regia sottolinei troppo questo aspetto. Il disegno luci riproduce una Roma scura e tetra, attraversata da temporali furiosi, lampi di luce improvvisa, deboli fiaccole e bracieri, simbolo del profondo buio interiore in cui sono calati tutti i personaggi del Giulio Cesare.
Si tratta di un “sogno teatrale” fatto di rigore, necessità,serietà e determinazione. L’idea base che sottende a questo lavoro è quella di cercare nuove direzioni di ricerca recitativa, verso un nuovo modo di “fisicizzare” il testo poetico, sganciato dagli stili retorici e obsoleti che troppo spesso vengono insegnati nelle scuole. Si cerca un linguaggio immediato, che indaghi sulle motivazioni profonde di composizione di un verso, di una battuta,si cerca la “verità” degli stati emotivi, il rapporto di necessità fra l’attore e ciò che viene detto. La poesia e il Teatro hanno un linguaggio sintetico e come tale vengono da noi affrontati: non è possibile mentire o “far finta”, applicare formule o stili precostituiti. Analizzando questa grande opera di William Shakespeare e il percorso di questi piccoli uomini dal destino già determinato, ritrovando le tracce delle loro vite reali nelle opere di Plutarco (da cui Shakespeare attinse a piene mani), abbiamo preso coscienza di quanto la Storia si ripeta incessantemente, di quanto la società controlli lo spirito umano, di quanto interferisca pesantemente nei meccanismi creativi ed educativi, di quanto il consenso e il dissenso siano fenomeni pilotati, di quanto la politica entri spesso in conflitto con la nostra vita quotidiana, di quanto la nostra Libertà sia qualcosa di illusorio ed effimero.
Regia Daniele Salvo
Traduzione di Masolino d'Amico
Produzione Politeama Srl
Interpreti (in ordine alfabetico)
Giulio Cesare - Spettro di Cesare Giorgio Albertazzi
Trebonio, Lucilio Andreapietro Anselmi
Metello Cimbro, soldato Antonio Bertusi
Cicerone, Ottaviano Marco Bonadei
Artemidoro, Pindaro Simone Ciampi
Indovino, Cinna poeta Elio D'Alessandro
Bruto Gianluigi Fogacci
Portia – Il Destino Melania Giglio
Decio Bruto, Lepido, Messala Marco Imparato
Cassio Giacinto Palmarini
Marc’Antonio Graziano Piazza
Calpurnia Loredana Piedimonte
Cinna, Titinio, soldato Andrea Romero
Lucio, Stratone, plebeo, soldato Giuliano Scarpinato
Casca Virgilio Zernitz
Plebei, Clito, Pindaro, soldati, messi, servi Camilla Alisetta, Simone Bobini, Ruggero Cecchi, Rossella Clemente, Antonello Cogiatti, Michele Costabile, Stefano Dalla Costa, Giueseppe De Siato, Massimiliano Frateschi, Ugo Garau, Alessio Genchi, Sebastian Gimelli, Francesca Elisa Molari, Matteo Prosperi, Alessandra Puliafico, Francesco Silella.
Scene Alessandro Chiti
Costumi Gianluca Sbicca
Musiche Marco Podda
Luci Umile Vainieri
Sound designer Franco Patimo
Maschere Michele Guaschino
Maestro d’armi Antonio Bertusi
Assistenti alla regia Elio D'Alessandro, Alessandra Puliafico
Canti dal vivo eseguiti da Melania Giglio

Info: http://www.estateromana.comune.roma.it/manifestazioni/teatro/shakespeare_in_globe_la_stagione_2012_del_silvano_toti_globe_theatre/appuntamenti/giulio_cesare

Tuesday 17 July 2012

Domani a 1 Km da noi!!!

La band icona del pop, i DURAN DURAN, ha annunciato le date del tour europeo di quest’estate, che farà tappa anche in Italia, per due imperdibili concerti: il 16 luglio all’Arena di Verona e 18 luglio al Foro Italico di Roma. Il tour estivo in Europa è attesissimo dai fan dei Duran Duran, dopo l’annullamento dei concerti dello scorso anno, a cause dei problemi alla voce del cantante Simon LeBon. La tranche europea seguirà le date in Australia e Sud America. I biglietti per le due date italiane saranno in vendita, in esclusiva per gli iscritti al Fan Club ufficiale (http://www.duranduran.com/), dalle 10:00 del 20 marzo. La vendita generale partirà alle 10:00 del 22 marzo, tramite il circuito TicketOne http://www.ticketone.it/ e nelle prevendite autorizzate. I due concerti italiani saranno la prima occasione di vedere la band dal vivo dall’ultimo tour europeo del 2008. E saranno ovviamente un’occasione imperdibile per sentire dal vivo i brani del loro ultimo album, “All You need is now” (pubblicato a marzo 2011, e debuttato al numero 1 della classifica dei download in 15 paesi). Live Nation Italia S.r.l. Via Pietrasanta 14 – 20141 Milano - Tel.: +39 02 530061 - Fax: +39 02 53 006401  diversi oltre, naturalmente, ai grandi classici del loro immenso repertorio, che li ha consacrati come la band icona del pop made in UK. Nel corso della loro brillante carriera, i DURAN DURAN hanno venduto più di 80 milioni di dischi, con 30 numeri uno nella classifica inglese, 18 singoli al top della classifica americana e un seguito enorme in tutto il mondo. Hanno ottenuto cinque prestigiosi Lifetime Achievement Awards e altri riconoscimenti importanti, tra cui MTV Video Music Awards, Brit Awards, Ivor Novellos, Q Magazine e Spanish Ondas.

Thursday 5 July 2012

Luglio in musica all'Auditorium!!!

Ritorna anche questa estate il consueto appuntamento con Luglio Suona Bene, la manifestazione estiva di concerti sotto le stelle, organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, che presenta una selezione di grandi star internazionali e di nuove proposte originali. La Cavea, lo spiazzo architettonico dell’Auditorium disegnato da Renzo Piano, ospiterà quest’anno un cartellone senza precedenti per festeggiare i dieci anni del Parco della Musica e il decennale della rassegna. Tante proposte musicali e spettacolari si avvicenderanno su uno dei più grandi palcoscenici a cielo aperto, ormai divenuto un sito centrale nella vita culturale dei romani e una delle mete turistiche più frequentate della capitale. Il pubblico avrà, come ormai ogni estate, la possibilità di immergersi nell’avvolgente conchiglia sonora, caratterizzata da proprietà acustiche uniche, e di ascoltare a pochi metri di distanza dal vivo alcuni tra i più grandi artisti del panorama internazionale.

Info & Tickets: http://www.auditorium.com/

Monday 4 June 2012

12 Giugno Stadio Olimpico: Madonna in concerto!!!

Madonna a Roma: concerto all'Olimpico il 12 giugno 2012 Eventi a Roma

Madonna farà tappa anche nella capitale: dopo Milano e Firenze la cantante di fama mondiale di esibirà sul palco dello stadio Olimpico il prossimo 12 giugno 2012.I prezzi vanno dai 45 euro più prevendita della Curva Nord numerata ai 150 euro, sempre più prevendita, della Tribuna Monte Mario Centrale.
Le prevendite inizieranno il 20 marzo per gli iscritti al Fan Club Ufficiale e la vendita generale partirà alle 10 di venerdì 23 marzo.

Intanto è disponibile in download digitale il secondo singolo estratto dal nuovo album della Ciccone. Si tratta di "Girl Gone Wild" ed è stato prodotto da Madonna insieme a Benny e Alle Benassi.
Universal Music metterà a disposizione nei prossimi giorni, sulla sua pagina Facebook ufficiale, l'unica intervista rilasciata da Madonna a Larry Flick sul nuovo album. La prima parte sarà online il 19 marzo e l'ultima sarà disponibile venerdì 23 marzo. MDNA è messo in vendita dal 26 marzo 2012.

Friday 25 May 2012

Domani: Alessandro Siani al centrale del Tennis

È il personaggio del momento, amato dal pubblico di tutte le età che lo segue ovunque. Reduce dallo strepitoso successo registrato in tutti i teatri d’Italia – al teatro Sistina dallo scorso 13 marzo al 1 aprile ha ottenuto un sold out dietro l’altro tanto da andare in scena con una replica speciale persino a mezzanotte – Alessandro Siani il 26 giugno (ore 21:15) aprirà il cartellone dei grandi eventi in programma al Centrale Live-Foro Italico di Roma. L’organizzazione è a cura della Ventidieci. Per la prima volta, dalla fine di giugno alla fine di luglio, la splendida cornice del Foro Italico si trasformerà in palcoscenico di prestigio per artisti di fama nazionale e internazionale. Con la sua armoniosa struttura total white realizzata in cemento, acciaio e cristallo e con una capienza di oltre seimila spettatori, il Centrale Live si presenta come l’arena estiva più grande di Roma. L’apertura della stagione 2012 sarà affidata ad Alessandro Siani, vero e proprio recordman e maestro della risata che, attraverso monologhi conditi da sketch irresistibili, proverà ancora una volta a sfatare e dissacrare i luoghi comuni che, proprio perché “comuni”, riguardano un po’ tutti gli italiani.

Website: http://centralelive.it/2012/06/26/alessandro-siani/

Tuesday 22 May 2012

Ritorna la grande musica al parco della musica!

Ritorna anche questa estate il consueto appuntamento con Luglio Suona Bene, la manifestazione estiva di concerti sotto le stelle, organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, che presenta una selezione di grandi star internazionali e di nuove proposte originali. La Cavea, lo spiazzo architettonico dell’Auditorium disegnato da Renzo Piano, ospiterà quest’anno un cartellone senza precedenti per festeggiare i dieci anni del Parco della Musica e il decennale della rassegna. Tante proposte musicali e spettacolari si avvicenderanno su uno dei più grandi palcoscenici a cielo aperto, ormai divenuto un sito centrale nella vita culturale dei romani e una delle mete turistiche più frequentate della capitale. Il pubblico avrà, come ormai ogni estate, la possibilità di immergersi nell’avvolgente conchiglia sonora, caratterizzata da proprietà acustiche uniche, e di ascoltare a pochi metri di distanza dal vivo alcuni tra i più grandi artisti del panorama internazionale.

INFO & BIGLIETTI: http://www.auditorium.com/eventi/5242058

Tuesday 15 May 2012

19 Maggio: Notte bianca dei musei!

L’Europa sarà al centro della serie di appuntamenti, eventi musicali e culturali che si terranno a Roma dal 3 al 19 maggio. Un’opportunità per conoscere meglio il nostro continente e i diritti dei cittadini. Il ‘Festival dell’Europa‘ è una rassegna organizzata da Roma Capitale in collaborazione con Zètema, con la Commissione europea, il Parlamento europeo e il dipartimento Politiche europee della presidenza del Consiglio dei ministri.
In programma, visite guidate per le scuole allo spazio Europa di via IV Novembre, tavole rotonde e, tra le esibizioni musicali, il concerto del Maestro Uto Ughi previsto per martedì 8 maggio, alle ore 21, nella piazza del Campidoglio. Fiore all’occhiello della kermesse, la Notte bianca dei musei d’Europa, in calendario il 19 maggio, e tre giornate dedicate ai giovani per lo Jung international forum, che si svolgeranno dall’8 all’11 maggio. Una mostra fotografica sulla città di Riga verrà ospitata dal museo della Civilità romana e un festival sul cinema scandinavo è previsto alla Casa del cinema fino a domenica 6 maggio.
“Credo – ha detto il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del festival – che ci sia una forte necessita’ di avvicinare l’Europa ai cittadini, in particolare ai giovani, visto la propaganda negativa del momento di crisi economica. La scelta Europea e’ irrevocabile e noi dobbiamo fare in modo che i giovani siano consapevoli di questo”.

Tuesday 8 May 2012

Dal 12 al 20 Maggio a un Km dall'Hotel!!!

La storia degli Internazionali d'Italia è cominciata nel 1930 presso il Tennis Club Milano di via Arimondi, grazie al lavoro e alla passione del conte Alberto Bonacossa.
Nel 1935 il torneo prese definitivamente possesso dell’impianto in cui ancora oggi si svolge, il Foro Italico, costruito a partire dal 1928 su progetto dell'architetto Del Debbio, per spostarsi da allora in tre sole occasioni, una comune ai tornei maschile e femminile, nel 1961, quando il torneo si disputò allo Sporting di Torino nell’ambito delle celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia, le altre due solo per il torneo femminile, che nel corso degli anni Ottanta trovò momentanea collocazione prima a Perugia poi a Taranto.

Cinque i vincitori italiani in campo maschile, per sei titoli conquistati (otto invece i finalisti per dieci finali disputate), tre le vincitrici in campo femminile (con quattro finali tutte giocate dalla Valerio). Uberto de Morpurgo, Emanuele Sertorio, Giovanni Palmieri e Giorgio de' Stefani furono i primi protagonisti italiani del torneo maschile che si inaugurò con la vittoria di William "Bill" Tilden, giunto a Milano ormai trentasettenne e con alle spalle un grandioso palmares che contava sette vittorie in Davis, sette a Forest Hills e 2 a Wimbledon. De Morpurgo, finalista in quella prima occasione, finì battuto con un secco 61 61 62.

Così, la prima vittoria italiana porta la firma di Emanuele Sertorio (1933) sul francese Legeay per 63 61 63. L'anno successivo fu la volta della prima finale tutta italiana che vide di fronte Giovanni Palmieri e Giorgio de' Stefani. Finì con Palmieri (poi finalista anche nel 1935) vittorioso per 63 60 75. La lunga sosta bellica (dal 1936 al 1949 i campionati non furono disputati) consegnò il torneo nelle mani dei più importanti tennisti degli anni Cinquanta: Drobny (3 titoli), Sedgman, Patty. L'unico italiano a inserirsi fu Gianni Cucelli, finalista nel 1951 e battuto da Drobny 61 108 60. Fu nella seconda metà del decennio che il tennis italiano riprese vigore grazie a Gardini, Merlo e Pietrangeli. I primi due furono protagonisti nel 1955 della seconda finale tutta italiana nella storia degli Internazionali: la vinse Gardini su Merlo costretto al ritiro per crampi.

L'avvento di Pietrangeli inizia nel 1957: prima finale e prima vittoria, ancora una volta su Merlo (86 62 64) nella terza e ultima finale tutta italiana. Pietrangeli fu nuovamente finalista nel 1958, battuto da Rose, vinse la prova torinese del 1961 su Laver (68 61 61 62) e giocò la sua ultima finale romana nel 1966, contro Tony Roche. Dieci anni più tardi, il Foro tornò a parlare la lingua del nostro tennis grazie a Panatta, vincitore nel 1976 sull'argentino Vilas per 26 76 62 76. Panatta inaugurò di fatto un triennio di grande tennis italiano che vide nel 1977 finalista Zugarelli (superato da Gerulaitis) e nel 1978 di nuovo Adriano in finale, battuto solo al quinto set da Bjorn Borg (16 63 61 46 63). Fu quella l'ultima finale italiana al Foro, che per tutti gli anni Ottanta e Novanta divenne proprietà di sudamericani (sette vittorie, con Vilas, Clerc, Gomez, Mancini, Rios e Kuerten), statunitensi (quattro vittorie, con Arias, Courier e Sampras), austriaci (tre vittorie, tutte di Muster), spagnoli (Sanchez e Corretja) e svedesi (Wilander e Norman) con due vittorie.

La finale del 2001 è andata allo spagnolo Juan Carlos Ferrero, mentre nel 2002 André Agassi ha finalmente conquistato per la prima volta il titolo che mancava al suo straordinario palmares. Un vincitore a sorpresa nel 2003, l'arcigno spagnolo Felix Mantilla, primo giocatore dal 1963 capace di aggiudicarsi il torneo senza essere compreso tra le teste di serie. Un successo maturato battendo in finale lo svizzero Roger Federer, favorito della vigilia. Nel 2004 la coppa degli Interna?zio?nali resta in Spagna, ma cambia padrone: Carlos Moya batte in finale l'argentino David Nalbandian e si aggiudica il Telecom Italia Masters.

Indimenticabile la finale del 2005, vinta ancora una volta da uno spagnolo, Nadal, sull'argentino Coria: cinque tiratissimi set, oltre 5 ore di lotta, 3.600.000 telespettatori. Ma ancor più indimenticabile è la finale del 2006, in cui Nadal fa il bis, ancora una volta al tie-break del quinto set, ai danni del numero 1 del mondo Federer dopo avergli annullato due match-points. Queste due finali sono rispettivamente prima e seconda nella classifica delle più lunghe: 5 ore e 14 minuti quella del 2005, 5 ore e 6 minuti quella del 2006. Più breve, ma altrettanto significativa, la terza vittoria consecutiva di Nadal nel 2007 ai danni del cileno Gonzalez.

Il 2008 ha visto invece brillare Novak Djokovic, primo serbo a vincere al Foro Italico. Il tennista di Belgrado ha battuto in finale lo svizzero Stanislas Wawrinka. Nel 2009 e nel 2010 riecco Nadal: il mancino spagnolo ha così raggiunto quota cinque titoli al Foro Italico, record del torneo.

In campo femminile si deve invece alla milanese Lucia Valerio il primo successo per i nostri colori. Finalista nel torneo inaugurale del 1930, battuta dalla spagnola de Alvarez, Lucia conquistò il titolo nel 1931 superando la statunitense Andrus 26 62 60 e fu di nuovo finalista in altre tre edizioni, nel 1932, nel 1934 e nel 1935.

Alla ripresa, dopo la guerra, subito un titolo italiano grazie ad Annelies Bossi (sulla tedesca Curry, 64 64) poi una lunghissima attesa, addirittura 35 anni, prima di rivedere un'italiana sul podio più alto, grazie a Raffaella Reggi vincitrice nell'edizione del 1985 a Taranto. In campo maschile il record di vittorie appartiene con tre successi a Drobny, Mulli?gan e Muster. In campo femminile svetta invece Chris Evert con cinque titoli, seguita da Gabriela Sabatini e Conchita Martinez con 4.

Nel 2002 il torneo è stato vinto da Serena Williams in finale sulla belga Henin, mentre un'altra belga, Kim Clijsters, si è imposta nel 2003 dopo un'appassionante rimonta sulla francese Amelie Mauresmo. La campionessa francese, dopo tre finali perse (2000,2001 e 2003), si è aggiudicata sia l'edizione 2004, battendo in finale l'americana Jennifer Capriati, che quella 2005, in cui ha superato la svizzera Schnyder. Nel 2006 si è invece registrato il ritorno della Hingis, che aveva già vinto nel 1998, e nel 2007 la consacrazione della serba Jelena Jankovic.

La stessa Jelena Jankovic si è ripetuta nel 2008 battendo in finale la giovane francese Alize Cornet.

Nel 2009 la “regina” del Foro Italico è stata Dinara Safina, che in una finale tutta russa ha sconfitto Svetlana Kuznetsova, conquistando così uno dei successi più prestigiosi della sua carriera. Infine lo scorso anno ecco la sorpresa spagnola: titolo a Maria Jose Martinez Sanchez. Sempre nel 2010 ecco anche un po’ di azzurro: Flavia Pennetta, in coppia con l’argentina Gisela Dulko, ha vinto il titolo di doppio.

Info & biglietti: http://it.internazionalibnlditalia.com/

Tuesday 24 April 2012

Fino al 20 Maggio all'Auditorium Parco della Musica! Un surrealista a Roma

Dieci anni fa l’Auditorium di Roma, in occasione dell’apertura, ospitava una grande mostra di Roberto Sebastian Matta. Nato a Santiago del Cile l’11 novembre 1911, l’artista moriva a Civitavecchia il 23 novembre 2002, alcuni giorni prima dell’inaugurazione. Nel centenario della nascita, Matta torna all’Auditorium con un’esposizione di importanti opere storiche a cura di Claudia Salaris, il cui fulcro è rappresentato da quelle realizzate a Roma tra il 1949 e il 1954. Quando, nel 1949, arriva in Italia l’artista è alla ricerca di una rigenerazione. Roma nel dopoguerra è una città viva, che lancia segnali di risveglio anche a chi, come lui, ha seguito le principali rotte dell’arte. Lo attira la Roma povera ma originale degli artisti orbitanti tra le osterie del centro, via Margutta e piazza del Popolo. Ma lo attira anche la Hollywood sul Tevere che con il neorealismo, si è imposta nel mondo. E proprio a Roma egli da un lato accentua la sua politicizzazione, dall’altro si fa coinvolgere dalla dolcezza del vivere e del paesaggio, con esiti che contribuiscono a rinnovare la sua pittura. Matta ha avuto una vita lunga, segnata dal successo e all’insegna del nomadismo in senso lato. Nel corso del tempo ha avuto quattro mogli e altrettante famiglie, sei figli. Egli stesso si sentì “Odisseano” per la febbre che lo portava a varcare sempre nuovi confini, non solo geografici ma anche esperienziali e culturali. Parlava molte lingue, spagnolo, francese, inglese, italiano, e spesso le mescolava, dando luogo a una lingua mista che era tutta sua. Di lui molto si sa, ma poco si conosce della stagione romana. Questa mostra vorrebbe fornire un contributo per far luce su quel periodo breve e intenso.
 

Tuesday 17 April 2012

Al Ponte della Musica il Festival del Circo Contemporaneo

Al via la seconda edizione di Apripista – Festival del Circo Contemporaneo organizzato dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche culturali di Roma Capitale.

L’allestimento del Festival, che proseguirà fino al 22 aprile, è in uno spazio d’eccezione, presso il Ponte della Musica.
Il tendone è infatti collocato sull’argine del Tevere, sotto la nuova struttura che collega le due sponde del fiume tra il Foro Italico e il quartiere Flaminio.

Con Apripista il circo contemporaneo continua a trovare lo spazio per un’articolata programmazione, capace di svelarne l’energia e la suggestione visionaria.
Il programma quest’anno si articola in due spettacoli.

L’inaugurazione è affidata all’istallazione-spettacolo Nord/Sud del "BurenCirque", per la prima volta a Roma. Gli artisti al centro delle performance che animano lo spettacolo sono: due funamboli (un uomo e una donna, con un rapporto radicalmente differente con il filo), un artista aereo, un contorsionista, il burattinaio Gregoire Vissého del Benin e un gruppo di musicisti capitanati dalla cantante Hawa Sissao del Burkina Faso.

In occasione della festa inaugurale del 14 aprile, oltre a brevi estratti dei numeri di ciascun artista, il funambolo Didier Pasquette attraversa il Tevere in equilibrio sul cavo d’acciaio.

In Nord/Sud, in scena anche il 15, 16, 17 e 18 aprile, il "BurenCirque" riflette sui rapporti tra Nord e Sud, sugli elementi materiali e umani che, trasportati da Nord al Sud e da Sud a Nord, assumono significati differenti e valori sconosciuti che possono generare affinità o incomprensioni.

L’altro spettacolo, in programma Il 21 e il 22 aprile, è Face Nord la nuova creazione della compagnia "Un loup pour l'homme". Quattro acrobati trascinano l’immaginario degli spettatori nelle loro ricerche intorno al contatto e alle relazioni pericolose dei corpi urtati. Una scrittura fatta di regole e di giochi fisici, un'esperienza che trova le premesse dell'acrobazia nell'innocenza dei giochi dell'infanzia.

Apripista – Festival del Circo Contemporaneo
Chapiteau - Ponte della Musica
Lungotevere Flaminio – Piazza Gentile da Fabriano

sabato 14 aprile ore 18.30 – 19.30

Festa inaugurale
con la partecipazione dell’equilibrista Didier Pasquette che attraversa il Tevere sulla fune
ingresso libero

sabato 14 aprile ore 20
domenica 15, lunedì 16, martedì 17, mercoledì 18 aprile ore 21
Compagnia BurenCirque – Spettacolo “Nord/Sud”
Biglietti: 20 euro; ridotti 12 euro
sabato 21 e domenica 22 aprile ore 21
Compagnia Un loup pour l'homme – Spettacolo “Face Nord”
Biglietti: 20 euro; ridotti 12 euro

Info: http://www.auditorium.com/

Tuesday 10 April 2012

.Museo dell'Ara Pacis, fino al 2 Settembre: Avanguardie russe.

L’esposizione offre l’opportunità straordinaria di poter ammirare circa 70 capolavori dei più grandi artisti russi del secolo scorso, provenienti da importanti musei quali la Galleria statale Tret’jakov e da musei regionali russi poco conosciuti dal grande pubblico come quelli di Kazan, Kirov, Krasnodar, Saratov, Samara.
Dopo il successo della tappa palermitana, l’esposizione arriva a Roma accresciuta di 7 nuove opere: Lo spazzino e gli uccelli di Chagall per la prima volta Italia ed altre significative opere di Malevich (La mietitrice e Suprematismo. Composizione non-oggettiva), le suggestive tele di Kandinskij (Meridionale, Muro rosso. Destino e Composizione. Ovale grigio) e Composizione non-oggettiva di Rozanova.
La mostra sarà arricchita da un’installazione firmata dall’artista Pablo Echaurren tesa a comunicare ai visitatori quanto le avanguardie influenzarono tutte le arti dal teatro al cinema, dalla poesia alla musica e da un’analisi sui rapporti tra futurismo italiano e russo di Claudia Salaris.
Infine alcuni video racconteranno il contesto storico in cui sono nate le avanguardie.
Otto sezioni tematiche scandiscono l’esposizione delle opere:
Kazimir Malevich: dal cubofuturismo al suprematismo
Dopo un’iniziale influenza postimpressionista, Malevich sperimenta una sorta di neoprimitivismo rappresentando, con colori accesi e forti contrasti, soggetti di ambiente contadino. In seguito alle sue riflessioni sulla strutturazione del volume, realizza figure più solide e schematizzate, come il Falciatore del 1912. Passa poi al cubofuturismo (esemplificato in mostra dall’opera Vita in un grande albergo) che supera già nel 1913 con la teorizzazione del suprematismo, ovvero la necessità per l’artista di abbandonare ogni relazione con la realtà e mirare alla rappresentazione della purezza geometrica. A questo periodo appartengono le sue famose raffigurazioni dei Quadrati.
Vasilij Kandinskij. Dal paesaggio stilizzato all’astrattismo
Pur vivendo all’estero fino al 1921, Kandinskij partecipa attivamente alla vita culturale russa e la influenza fortemente con le sue rivoluzionarie teorie sull’uso del colore e sul nesso inscindibile tra opera d’arte e dimensione spirituale. Tra le 5 opere in mostra si segnala la famosa Mosca. Piazza Rossa un paesaggio urbano dal sapore fantastico in cui l’artista rappresenta la sua visione della città: sono riconoscibili alcuni elementi architettonici che si mescolano al volo degli uccelli ed al grande arcobaleno.
Marc Chagall
Lo stile fantastico e intimista di Chagall si caratterizza per la sua straordinaria originalità. Elementi costanti delle sue opere sono l’espressione della sua sensibilità interiore e il legame indissolubile con il mondo contadino dei villaggi russi. Nel 1914, dopo un soggiorno di alcuni anni a Parigi, Chagall rientra nella sua città natale, dove dipinge una serie di quadri dai soggetti poetici e numerosi scorci della cittadina dipinti dal vero. A questo periodo appartengono due delle tele presenti in mostra: Negozio a Vitebsk (1914) e Bagno di bimbo (1916) a cui si aggiunge Lo spazzino e gli uccelli (1914) inedito per l’Italia.
Mikhail Larionov e Natalia Goncharova
I due artisti, uniti nell’arte e nelle vita, in breve passano da uno stile impressionista e simbolista ad uno neoprimitivista. Si distaccano dal gruppo Fante di Quadri, accusandolo di sottostare troppo all’influenza straniera, e fondano il gruppo Coda dell’Asino per sostenere un’arte russa nazionalista. A questi anni risalgono alcuni dei dipinti presenti in mostra tra cui: Paesaggio e Donne col rastrello della Goncharova (1907-1908), Notte. Tiraspol (1907) e Rissa in un locale (1911) di Larionov. Anche nella loro elaborazione del raggismo - una sintesi di cubismo, futurismo e orfismo - resta esplicita l’esigenza di trovare un proprio linguaggio peculiare. Il raggismo ebbe notevole influenza su diverse personalità di spicco dell’avanguardia russa, ma andò ad esaurirsi a partire dal 1915 con la partenza di Larionov e Goncharova dalla Russia.
Fante di quadri, cézannismo e post-impressionismo
Il gruppo Fante di Quadri, nato a Mosca nel 1910 con il desiderio di rompere provocatoriamente con la società dell’epoca, fin dall’inizio lega l’arte popolare russa con le diverse poetiche figurative dei movimenti occidentali, dal postimpressionismo, al fauvismo, al cubismo. Per alcuni esponenti del gruppo, come Konchalovskij, Kuprin e Mashkov, diventa preponderante l’influenza di Cézanne tanto che verranno indicati come “i cézannisti russi” per la vividità cromatica e la semplificazione della maniera pittorica (si vedano in mostra Piazza della Signoria a Siena e Pesche di Konchalovskij o Paesaggio con chiesa di Kuprin, Ritratto di poeta di Mashkov, Chiatta e Ritratto femminile Robert Falk).
Cubofuturismo
Il futurismo russo prende il nome di cubofuturismo; in questo movimento la scomposizione dei punti di vista del cubismo si fonde con il movimento e la simultaneità del futurismo. È fondamentale anche l’influenza del neoprimistivismo per l’uso di colori vivaci e di linee di contorno ma anche per l’attenzione alla dimensione popolare e mistica della cultura tradizionale.
In questa sezione della mostra si possono ammirare, tra le altre opere: Figura femminile (Nudo) di Rodchenko, Natura morta di Lubov Sergeevna Popova, Sinfonia (Violino) di Mikhail Ivanovich Menkov, Composizione di Vera Pestel.
Astrattismo
L’astrattismo trova terreno assai fertile in Russia, dove comincia a diffondersi negli anni che precedono la Prima Guerra Mondiale (1905-1914) rielaborando in modo autonomo le tendenze che si diffondevano in Europa. Con il raggismo teorizzato da  Larionov e Goncharova (1909), gli oggetti vengono esclusi dalla pittura ma restano il volume e la profondità. A portare l’arte russa verso l’astrazione assoluta sarà Malevich, con la sua teorizzazione del suprematismo che dichiara  l’illimitata “supremazia” nelle arti figurative della pura sensibilità plastica. Collaborano al suprematismo, già a partire dal 1915-1916, Aleksandra Ekster, Lubov Popova e Olga Rozanova, rappresentate in mostra rispettivamente dai dipinti Paesaggio urbano (1916), Architettura pittorica (1918) e Costruzione di Forza nello Spazio (1921), Composizione (1915).
Costruttivismo
Il costruttivismo, che si espresse in architettura così come nelle arti plastiche, si integra compiutamente con lo spirito della Rivoluzione d’ottobre del 1917. Le prime opere costruttiviste furono i Contro rilievi di Tatlin, installazioni composte da diversi materiali  “non artistici”: ne è un esempio Scelta di materiale di alto livello, 1914-1915 (presentata, come altre opere costruttiviste tridimensionali in mostra, in una ricostruzione recente). In seguito, nella sua totale adesione all’ideale rivoluzionario, Tatlin arriva a sostenere l’abolizione dell’arte come tale, considerata un estetismo borghese, concependo come possibili solo le attività strettamente utili alla società come l’architettura, la grafica, l’arredamento e il design. Altro ideale estetico viene invece seguito da  Karl Ioganson e dalla Makarova che sostengono la necessità di un’arte “esatta”, basata sulla “trasparenza” e sui vuoti della costruzione plastica. Il costruttivismo incide in modo radicale anche nella pittura dove forme astratte vengono utilizzate per creare strutture ispirate a macchinari tecnologici, sospese nello spazio quasi come composizioni architettoniche (si veda in mostra Disegno in una cornice di Rodchenko).
Curatore/i
Victoria Zubravskaya - Coordinamento scientifico: Federica Pirani
Catalogo
Silvana Editoriale

INFO: http://www.arapacis.it/mostre_ed_eventi/mostre/avanguardie_russe